Si chiama Campo 87 l’area del Cimitero Maggiore di Milano che la giunta meneghina ha dedicato alle 128 vittime per Covid 19 . . . A questo luogo elettivo è dedicato, partendo dalla stringente attualità e approdando ad uno stadio di eccellenza d’arte, di letteratura e di Ethos, il nuovo libro di poesia di Claudio Pagelli, mirabilmente e, viene da dire, senza riserve, sapientemente tradotto in milanese dall’autrice dialettale Giovanna Sommariva. Si tratta di un libro che tocca le corde di chi legge, che impone una riflessione, personale e sociale, sui destini dei singoli, sul destino stesso della poesia, così intimamente e irredimibilmente legato alle sorti umane, di quella condizione contemporanea che il grande Mario Luzi ebbe a indicare come “sopravvivente umanità dell’uomo”. (Dalla Prefazione di Manuel Cohen)
L'autore:
Claudio Pagelli è nato a Como nel 1975 e vive a Rovello Porro in provincia di Como. Di poesia ha pubblicato: L’incerta specie (LietoColle, 2005), Le visioni del trifoglio (Manni, 2007), Ho mangiato il fiore dei pazzi (Dialogo, 2008), Buchi Bianchi (e-book, Clepsydra, 2010), Papez (L’Arcolaio, 2011), La vocazione della balena (L’Arcolaio, 2015), La bussola degli scarabei (Ladolfi, 2017), L’impronta degli asterischi (Ibiskos Ulivieri, 2019, Premio San Domenichino, Premio Lago Gerundo). Sue poesie sono state tradotte in inglese e in spagnolo. Dal 2004 è presidente dell’Associazione Artistico Culturale Helianto.
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€12.00Prezzo
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