Un respiro comune caratterizza la scrittura di Focarelli: è l’idea di un canto corale che, lentamente, assorbe la realtà e la denuncia come irrimediabilmente persa nei contorni di un tempo che non sappiamo interpretare; in questa terra di nessuno si addentra la sua ricerca poetica. Ricerca che è misura e rigore: la costruzione dei testi, in cui l’antecedente è associabile al successivo in una lenta catena che dà l’effetto di narrazione in divenire, si basa sul respiro metrico di versi variabili tra novenario e decasillabo e trova forza nella struttura a strofa unica, soluzione questa che conferisce ritmo e credibilità all’incessante dialogo a distanza con un lettore mai citato ma presente. L’autore costruisce in tal modo una sorta di poema epico – anti-epico in realtà – dove i disvalori di una società, vissuta come stato di guerra permanente, scivolano lentamente in una visione sartriana dell’uomo, chiuso nel suo destino altro e irrimediabilmente distante. (Dalla Prefazione di Ivan Fedeli)
L'Autore:
Carlo Focarelli è professore ordinario di Diritto internazionale nell’Università Roma Tre. Di poesia ha pubblicato La trama metafisica (1991), vincitrice del Premio “Calliope” 1989 per la silloge inedita di poesia e recensita nel 1992 in «La pagina letteraria» di Radio Rai 2; Assenza (2019), vincitrice del Premio “Tra Secchia e Panaro” 2019, 1° Premio assoluto al Concorso “Ambiart” 2019, Premio speciale al Concorso letterario “Parole e Poesia” 2019, Menzione speciale dell’inedito al Premio internazionale “Mario Luzi” 2018. Del 2022 è la raccolta Un segno. La terra sotto le scarpe (puntoacapo), finalista al Premio “Certamen Apollinare Poeticum” 2022.
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