Ci devi sta’ / Questo è il prezzo / Quest’è la vita Sogni d’oro (p. 58) Questa affermazione brutalmente concreta, che appare verso il finale del libro, mi pare illuminare di luce radente tutta la raccolta di Roberta Bisogno. Un linguaggio franto, il suo, che si spezza alle soglie del non detto e del salto di isotopia per inoltrarsi in uno spazio di significato che permetta se non di dire almeno di alludere a ciò che la lingua (la possibilità umana di significazione) fatica a dire, ma che è estrema verità da non tacere. Lo spazio sulla pagina segue lo svolgersi del pensiero, ma è attratto da altri spazi di senso, si piega e frattura introducendo segni che si sovrappongo e contrastano dialetticamente la superficie del pensiero. Resta fra le righe la riflessione – dolorosamente attuale – delle possibilità non sfruttate, delle strade non intraprese, di ciò che è andato perso dell’idea di giustizia e bontà: da questo punto di vista, ci sembra che il testo a p. 45 (“Bontà per la natura era”) sia il vertice della raccolta, per la lucidità e la forza esplicita del dettato. (Mauro Ferrari)
 
 
L'Autrice:
 
Roberta Bisogno (Cava de’ Tirreni, 1989) è editor e curatrice editoriale. Co-dirige per Argolibri la collana Costiana e ha curato con Fabio Orecchini la riedizione tascabile delle opere di Patrizia Vicinelli. Presso l’Archivio svizzero di letteratura a Berna, ha catalogato la biblioteca d’autore di Franco Beltrametti. Ha collaborato con la casa editrice Oèdipus e per aziende di servizi editoriali. Destino intestino è la sua prima raccolta poetica.