Questo libro non è un saggio di critica letteraria, non è un saggio storico, non ha alcuna pretesa di completezza. Non sono un professionista della scrittura bensì un lettore appassionato . . . Le opere e le vite degli autori che cito in questo libro mi hanno avvinto ed emozionato. Sono storie di esistenze complicate, tormentate, spesso tragiche. Tutti questi scrittori sono legati da un filo conduttore: il bisogno di raccontare e di testimoniare; di operare affinché il ricordo di schegge di storia personale o collettiva non vada perduto. La scrittura, che si tratti di saggistica o di narrativa, è stato lo strumento da loro usato. E sappiamo che non infrequentemente, e per secoli, ciò che si scrive può essere una manifestazione del pensiero molto pericolosa per chi detiene il potere. Se non fossimo condizionati dall’abitudine, ci balzerebbe agli occhi l’evidente sproporzione tra l’aspetto banale dell’oggetto (un parallelepipedo non più pesante di qualche etto, dallo spessore determinato da un numero variabile di sottili lamine di materiale di origine organica coperta da una fitta serie di minuscole impronte decrittabili da chi abbia acquisito la capacità di farlo) e il suo contenuto sovente minaccioso, il dirompente effetto che taluni di questi trascurabili oggetti hanno esercitato sulle menti di molti e sulle sorti del mondo. È sterminato il numero di pagine scritte che si sono dimostrate fatali, più temibili anche di atti clamorosi e di circostanze sensazionali. L’esistenza degli scrittori di cui si parla è stata drammaticamente segnata da ciò che è contenuto nei libri che hanno creato, libri che per tutti loro sono diventati ragione di vita ed hanno donato significato al proprio transito terreno. Mi sono sentito di dover mettere in fila le vicissitudini occorse ad alcune vite e ad alcuni libri. Perché chi ha narrato queste storie lo ha fatto anche (e in qualche caso soprattutto) affinché altri ne serbassero la memoria, divenendo così anello di un’ideale catena di ricordi.
L'Autore:
Memo Coazio è il nom de plume che l’autore ha deciso di utilizzare. Questo pseudonimo rimanda all’impegno al ricordo che ha spinto Coazio a esplorare il “percorso carsico” – segnato da sparizioni per tempi più o meno lunghi e riapparizioni – dei testi letterari e dei saggi considerati nel volume. Si tratta di letteratura prodotta lungo il corso del Novecento nei Paesi dell’Europa centro-orientale e in Unione Sovietica, quando questi Stati erano governati da regimi comunisti. Sullo sfondo la presenza incombente del mostruoso sistema repressivo dell’arcipelago gulag realizzato da uno dei due totalitarismi (l’altro fu quello nazionalsocialista della Germania di Hitler) che hanno caratterizzato il secolo passato. Memo narra di “… storie, come racconta uno scrittore trattato nel libro, di vite e destini e che riguardano uomini e anni, come direbbe un altro scrittore citato. E che, come direi io, sono anche storie di libri”.
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€25.00Prezzo
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