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“MART” che dà il titolo – a prim’ascolto enigmatico – a questa opera è l’acronimo del Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, come chiarito e descritto nella Nota a pagina 7. Un luogo destinato alla conservazione e all’esposizione della Bellezza. Un monumento, nelle intenzioni di progettisti e architetti, esso stesso portatore di Bellezza. Ma che, proiettato nel campo visivo e per quei sentieri reconditi del poeta, diventa un non luogo, dove bellezza, artistico e umano non dialogano, non si incontrano, si dispongono – che sia tacere o silere – in uno spurio silenzio bifronte, levigato e ruvido. Là «si può circolare da un deserto all’altro scendere e salire», «cercare / e non trovare niente», smarrirsi e – alla lente del fotografo e ai sensi del poeta – spersonalizzarsi da visitatore a replicante, tra «gironi uguali» che si ripetono stranianti e dove «si moltiplicano le stazioni del calvario».

(Dalla Postfazione di Alfredo Rienzi)

 

 

L'Autore:

 

Francesco Sassetto risiede a Venezia dove è nato nel 1961. Ha pubblicato cinque raccolte di poesia: Ad un casello impreciso (Padova, Valentina Editrice, 2010) con prefazione di Stefano Valentini, Background (Milano, Dot.com Press-Le Voci della Luna, 2012) con prefazione di Fabio Franzin, Stranieri (Padova, Valentina Editrice, 2017) con prefazione di Stefano Valentini, Xe sta trovarse, in dialetto veneziano (Samuele Ed., Fanna, 2017), con prefazione di Alessandro Canzian, Il cielo sta fuori (Arcipelago Itaca 2020), con un saggio di Stefano Valentini. Del 2023 è la raccolta Discanto, in italiano e dialetto veneziano (Arcipelago itaca, Collana AltriMari - poesia neodialettale) con prefazione di Manuel Cohen, contributi critici di Sandro Pecchiari e Monica Guerra e con cinque immagini di Manuele Elia Marano. È incluso in diverse antologie. Sue opere sono presenti nelle riviste online Versante Ripido e Sagarana, in vari blog e siti web.

Mart - Francesco Sassetto

€12.00Prezzo
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