La nuova raccolta di Airaghi segna un’importante svolta nella ricerca poetica dell’Autore. La tendenza all’autobiografismo, cifra portante – e necessaria – di molta sua produzione si raffina, lasciando campo aperto a una riflessione sul fare poetico da interpretare su piani diversi. Il primo di questi, legato a un apparente difficoltà di rappresentare il mondo al tempo presente, andrebbe studiato partendo da radici lontane, forse dal Montale dei Diari, con il quale Airaghi condivide visione poetica e taglio espressivo. [. . .] Il secondo piano di lettura del libro è la forza dell’autobiografismo: essa è ben evidente nelle prime sezioni (imprescindibile, a mio avviso, Autobiografia apocrifa), e porta al superamento del filtro letterario alludendo a un colloquio più diretto, immediato, pur moltiplicato nei vari schermi narrativi, con un lettore accorto, capace di immedesimarsi con i frequenti flussi di coscienza. (Dalla Prefazione di Ivan Fedeli)
L'Autore:
Giuseppe Carlo Airaghi è nato e vive in provincia di Milano. Ha pubblicato le raccolte di poesia Quello che ancora restava da dire (Fara Editore, 2020), La somma imperfetta delle parti (Ladolfi Editore, 2021), il poemetto Monologo dell’angelo caduto (Fara Editore, 2022) e il romanzo I sorrisi fraintesi dei ballerini (Fara Editore, 2021). È stato finalista o vincitore dei concorsi letterari “Lorenzo Montano”, “Europa in versi”, “Terre di Virgilio”, “Città di Monza”, “Poesia a Napoli”, “Versante ripido”, “Città di Arcore”, “Prestigiacomo” e “Lago Gerundo”.
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€15.00Prezzo
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