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Considerando l’incipit di questo meraviglioso libro di Luigi Cannone, e il suo Così fu (I, v. 1) che riecheggia manzoniane memorie, il lettore non potrà che dirsi lanciato in una nuova esperienza, in una nuova realtà. Infatti, già dal primo verso della prima ottava la poesia di Cannone, con i suoi intarsi allitterativi di sibilanti e rotacismi, mette in chiara luce che il lettore non dovrà affrontare una semplice rappresentazione mimetica nella dimensione letteraria, quanto una vera e proprio avventura in un universo diverso. E, a mio parere, un lettore che voglia approcciare una lettura attenta e verticale dell’opera non potrà che scontrarsi con quella che è la “fisica” della nuova dimensione che l’autore sta esplorando. Infatti, laddove Così fu, ed è certissimo il mutarsi (I, v. 1) individua perfettamente il cambiamento, forse è invece meno visibile il passaggio a una dimensione esterna (quella della morte? Quella della non-vita?) che ha però le sue leggi e le sue meccaniche, la sua fisica e la sua chimica.

(Dalla Prefazione di Daniele Ciacci)

 

 

 

L'Autore:

Nato a Milano nel 1965, città dove vive e lavora, Luigi Cannone ha pubblicato le raccolte: Larghe chiazze chiare (Joker 2008); Le cose come sono (puntoacapo 2011); La resa (ivi 2014); Estremi d’amore (I fiori del torchio 2015); Il campo di nessuno (Contatti 2015); Ancora meno (puntoacapo 2021). Singole poesie, scelte antologiche sono state pubblicate su numerose riviste e blog letterari.

 

Ottave - Luigi Cannone

€15.00Prezzo
Quantità
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