Accedere al reale. Esplorarlo, declinarlo. Ma soprattutto attuarlo. Attuarlo come? Piegandolo al proprio mondo interiore e/o trasferendogli la propria identità, il proprio sentire? O non piuttosto affidarsi al reale, accoglierne la fenomenologia, e vedere nel reale la concretezza della sua enigmatica logica. Vederne la sua finitezza, una finitezza abitata però da una pluralità di universi, astratti fisici o linguistici, con loro precise istanze. In altri termini, uscire, affrancarsi, dalle complicazioni della metafisica ed essere “sensibile alle minuscole”, ossia essere sensibile all’ascolto di tutto ciò che si colloca nel reale e che delinea e costituisce il reale.
[...] Il sensibile qui è la condizione, il medium, che, liberandoci da artificiosi sistemi di pensiero, si misura con strutture altrettanto complesse e articolate, ma di natura squisitamente oggettiva e radicata nel quotidiano.
(Dalla Prefazione di Silvia Comoglio)
L'Autore:
Enea Roversi è nato a Bologna, dove vive. Si occupa di poesia da molti anni e ha collaborato con diverse realtà. È stato pubblicato su antologie, riviste e blog letterari, premiato in numerosi concorsi e ha partecipato a letture in rassegne e festival.
Le ultime raccolte pubblicate sono: Incroci obbligati (Arcipelago Itaca, 2019), Coleoptera (puntoacapo Editrice, 2020, Premio Città di Acqui Terme 2021) e Incidenti di percorso (puntoacapo Editrice, 2022).
Si occupa anche di arti figurative (collage e tecnica mista).
Fa parte dello staff del festival Bologna in Lettere. Gestisce il sito www.enearoversi.it e il blog Tragico Alverman.
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