Vito Giuliana compie una calibratissima rivisitazione del genere haiku, non solo adattando la ferrea gabbia metrica della tradizione alle movenze del cuore e dell’intelletto, ma anche eliminando la rigida suddivisione dei testi in stagioni (pur esplicitando il motivo già nel titolo) e soprattutto inserendo come punto di vista e come tema quell’Io tanto centrale nella nostra tradizione occidentale. Ne nasce un libro vivo ed estremamente vario nei toni e negli accenti, che si sofferma sui moti della natura e della vita con una grazia davvero degna delle più alte prove nel genere (ma parliamo pure di poesia in senso assoluto, senza steccati). Giuliana è poeta che sa affondare le proprie radici nella tradizione anche classica, e non mancano fertili tangenze con i lirici della classicità. Il suo occhio si posa sul cambiamento, sul cadere verso l’ineluttabile nulla ma anche sugli sprazzi di gioia che il tempo ci concede. (Mauro Ferrari)
 
 
L'Autore
 
Vito Giuliana è nato a Campobello di Licata (Agrigento) nel 1952 e si è laureato in lettere moderne all’università di Pavia. Dal 1960 vive a Vigevano (Pavia), dove ha insegnato Italiano e Storia in un istituto tecnico. È stato redattore della rivista di ricerca letteraria Anterem di Verona e ha pubblicato testi di poesia e di prosa poetica su varie riviste, tra cui Alfabeta. Suoi testi escono in diverse antologie, dal 1985 al 2000, tra cui Verso l’inizio, con prefazione di Edoardo Sanguineti. Pubblica numerosi volumi, tra cui: Atlante, 1990; Di altre geografie, 1990, nota critica di Giuliano Gramigna; Catalogo, 1992; Lunario, 1993; Mirabilia, 2000; Stati in luogo, 2000, nota critica di Tomaso Kemeny; L’ammazzatina, 2017; Pioggia lava vento asciuga, 2017 (puntoacapo, prefazione di Gio Ferri); Paroli a lu vientu, 2018; Campo bello, 2018; Rosso colore di rosa carnale, 2018; La fuitina, 2018; Canzoni per tutte le stagioni, 2018; La ribbiddrina, 2019; Inventario, 2021; Cinema, 2022; Trilogia poetica, 2022; Canti d’origine, 2022.