E qui, proprio nella concezione iniziale del rapporto autore-opera, risiede già tutta la grandezza (non solo poetica) di Claudia Palombi. La relazione infatti è, da subito, embrayée, poiché la poetessa stipula una sorta di “patto autobiografico” che, per dirla alla Philippe Lejeune, è l’impegno che prende un autore di raccontare direttamente la propria vita (o una parte o un aspetto di essa) in uno spirito di verità. Tangibile ed epica prova ne sia l’apertura della narrazione con la poesia Venne l’ottobre: inizia l’epos del viaggio della poetessa su questa terra [. . .] In Varchi nell’oblio vi è ogni musa che compone la dimensione artistica della donna e della poetessa: da Clio a Tersicore, da Euterpe a Melpomene. (Dalla Prefazione di Alessandra Prospero)
 
 
L'Autrice:
 
Claudia Palombi, romana, si laurea a pieni voti al DAMS di Bologna. Segue maestri di teatro quali Grotowskij, Barba, Ennosuke III. Docente di tecniche espressive in corsi CEE e coach di attori. Attrice, regista, crea programmi culturali e conduce dirette radio in RAI. Idea e coordina il Premio Bianca Maria Pirazzoli per attrici e scrittrici, ora alla 3a edizione, e il Premio Lirica Luciana Palombi, 1a ed. 2021, per cantanti liriche. Giurata in vari premi letterari. Pubblicazioni: da Il gergo del teatro (Bulzoni 1986) a traduzioni dal francese di saggi teatrali; da Fa-Re teatro nella scuola (Armando 1998) a fiabe, filastrocche e pièce per bambini. Recenti: L’enigma della casa (1° Premio “Città Di Grottammare” 2022) e, riedizione, Gloria Muccalesta Superstar (Giunti 2021). Dal 2018 si dedica intensamente alla poesia, vince premi, pubblica Nel seno del tempo (SwanBook 2019). Varchi nell’oblio, da inedito, si è classificato al 1° posto al Premio Montefiore 2022. www.claudiapalombi.it
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